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SELFIE CON LENIN E DIMITROV

SELFIE CON LENIN E DIMITROV? IN ITALIA E’ POSSIBILE
I leader dei paesi ex comunisti hanno ancora strade dedicate a loro

Di Violina Hristova, quotidiano bulgaro “24 chasa”, 2 novembre 2019

Molti italiani non riescono ancora a digerire il fatto che negli Stati Uniti si abbattono uno dopo l’altro i monumenti dedicati a Cristoforo Colombo, lo scopritore dell’America. Prima è stata decapitata una statua del navigatore a New York, ora però seguiranno le statue a Baltimora, Detroit, Huston. E tutto ciò, perché gli americani ripensano la propria storia – per questo motivo Colombo oggi viene considerato responsabile delle violenze sui nativi continentali.
In Italia, invece, l’opinione pubblica non si sta mobilitando chissà quanto in favore di quelle idee. Nessuno, e da nessuna parte degli Appennini, ha mai pensato a un simile accanimento nei confronti delle strade che ancora oggi sono intestate ai dittatori comunisti, se pur colpevoli della morte di milioni di persone soprattutto nell’Est Europa.
Come accoglierebbero gli Italiani un eventuale monumento a Mussolini all’estero? L’elite politica del paese sicuramente non approverebbe una cosa simile.

Nello stesso tempo però nessun politico o sindaco dello Stivale, anche se non sia d’accordo, non si fa per nulla scrupolo di passeggiare lungo strade che hanno i nomi di Lenin, Stalin, Georgi Dimitrov, Mao TseTung oppure Unione Sovietica.
Basta aprire la mappa di una qualsiasi città italiana per imbattersi in fatti che hanno dell’humour nero.
Benvenuti a Roma! Fate una passeggiata per via Lenin, nel quartiere Portuense. Potete farvi un selfie con lo sfondo di tabelle su cui il padre della rivoluzione d’Ottobre è classificato “uomo politico e statista, 1870-1924”. Di strade che lo onorano ce ne sono in almeno quattro comuni italiani.
Anche il dittatore e padre dell’olocausto comunista, Josif Stalin, ha conquistato un suo posto d’onore in viali che gli Italiani, riconoscenti, all’epoca hanno deciso di dedicargli in varie città. Per esempio, oggi ce n’è una a Raffadali, vicino ad Agrigento. Né si è mai discusso se fosse ancora il caso che strade simili dovessero far parte della toponomastica italiana. Potete fare ancora una passeggiata sulla Via Stalin di Castelfidardo, vicino ad Ancona. Curioso il fatto che incrocia via Karl Marx, che a sua volta incrocia via Ernesto Che Guevara.
Marx ha molte strade dedicate a lui in tutta l’Italia. A Roma, per esempio, a via Marx potete prendere un caffè e sfogliare anche le pagine del “Capitale”, se volete.
E poteva mancare in questo gruppetto di compagni “il capo e il maestro del popolo bulgaro” Georgi Dimitrov? A Reggio Emilia, città nota come la patria delle cooperative, c’è una simile strada. Potete farvi un selfie con la targa che lo celebra. Ci sono tanti palazzi residenziali in via Georgi Dimitrov. Sicché è possibile comprare anche un appartamento, da quelle parti – alcune agenzie immobiliari lo offrono.
Nella rossa Reggio Emilia è ancora vivo il ricordo di Lenin. Il padre della rivoluzione d’Ottobre è onorato con un busto nella vicina Cavriago.Si trova naturalmente a piazza Lenin. Nel 1970 l’ambasciata sovietica di allora dona il busto al comune per ringraziarlo per l’appoggio durante la rivoluzione d’Ottobre.
Non possiamo non menzionare Leningrado e Stalingrado – anche loro fanno parte della toponomastica contemporanea. Di strade con questi nomi ce ne sono in tutta l’Italia.
A Roma, poi, potete fare una passeggiata tranquilla su via Unione Sovietica, visto che li non c’è grande traffico. La strada si trova nell’ex villaggio olimpico a Roma Nord. Sempre li, è possibile vedere via Checoslovachia. L’Unione Sovietica non esiste ormai da tantissimi anni ma nonostante ciò sopravvivono strade ad essa dedicate in quattordici città italiane.
Persistono anche strade intitolate alla stessa rivoluzione d’Ottobre. Una si trova a Reggio Emilia, la città,che chiamano il bastione rosso, visto che da tanto tempo è governata dalla sinistra.
A Montecavolo, regione Emilia Romagna, hanno onorato con una strada il Maresciallo Tito. Sempre a Reggio Emilia, c’è una via Josip Broz Tito. Anche la regione Lombardia celebra il Maresciallo Tito con una apposita strada a Cornaredo, vicino Milano. In Monserrato, Sardegna, via Tito si trova tra le vie Traiano e Marco Aurelio.
Strade dedicate hanno meritato anche i leader comunisti dell’Asia. Chi va a Pero o a Modena può imbattersi nelle vie Ho Chi Minh. Evidentemente il capo “esotico” piaceva tanto, visto che gli è dedicata una strada in tredici comuni italiani, alla faccia di una sua famosa minaccia: “Potete uccidere dieci milioni di persone per ognuno dei vostri che uccido io. Anche cosi perderete, e io vincerò”.
A Palma di Montechiaro, Sicilia, c’è una strada Mao Tse Tung. Un’altra esiste anche in Valli del Pasubio, vicino Vicenza. Chissà se qualcuno del comune veneto abbia mai sentito le frasi famosi del leader cinese, tipo “Senza distruzione non c’è costruzione”, oppure “Leggere tanti libri è inutile”.